Devo ancora riordinare le idee dopo la lezione di Autodifesa Alimentare mercoledì scorso; è così “poco rassicurante” sapere tutto quello che abbiamo imparato! A volte mi chiedo se non sia meglio ignorararle talune cose! I romani dicevano: semel in anno licet insavire! Una volta all’anno è lecito impazzire! Ma come lo si potrà fare dopo avere saputo quello che ci nascondono le etichette?
Il fatto stesso di mangiare il pane ci deve far riflettere, tutte le scappatoie della grande distribuzione sono palesi ed evidenti, l’alternativa sta nelle scelte consapevoli…
Personalmente devo raccontarvi che io ho perso mia madre 10 anni fa con un tumore al colon, ho cercato tante volte di immaginare come poteva essere una lesione cancerosa, averla vista mi ha fatto pensare ancora di più.
Sempre di più avanza prepotente il concetto di una nutrizione secondo natura, come?
Il messaggio dovrebe essere planetario: io ho 49 anni e ho dei ricordi precisi delle conserve di mia madre la quale conservava nella maniera tradizionale casalinga di sterilizzazione tutte le verdure e gli ortaggi estivi insieme alla famosa passata di pomodoro per tutto l’inverno, quindi settembre diveniva “il mese della formica“, come lo chiamavamo scherzando.
Non si trovavano nè peperoni, nè melanzane, nè zucchine a dicembre o gennaio, tutto era fatto secondo madre natura… poi invece è cominciata l’era del: “ma perchè tutta questa fatica?” tanto vai al supermercato e trovi tutto pronto!
Ed è stato allora che è iniziata la cattiva abitudine di “comperare” abbandonando quella buona di “fare”….
Vedete secondo me, nutrirsi è un atto complesso, è il luogo dove le necessità biologiche, i sensi, la cultura, l’etica, la storia dell’uomo incontrano la natura, ma che natura? Quella violata nella sua essenza o quella che tutti dovrebbero imparare a rispettare?
Diventa sempre più prepotente la necessità di trovare il giusto mezzo per perseguire le proprie convinzioni perchè purtroppo a volte si va a cozzare con una realtà che mina progressivamente il tuo operato, perchè non è sempre facile fare la scelta giusta!
Come ad esempio la mia negazione convinta dell’uso dei farmaci a favore dei rimedi naturali, fitoterapici e omeopatici: il sistema ti spezza le gambe ragazzi! Ieri ho speso in farmacia 88 € di rimedi omeopatici per l’influenza che ci ha colpiti qui a casa! Le sane convinzioni si pagano, ma fino a quando ce lo potremo permettere?
Un augurio a tutti
Buona vita 🙂
Annarita
Hai proprio ragione, mi piace molto quello che hai detto sull’aver abbandonato la buona abitudine di fare e aver preso la cattiva di comprare…
Comunque come diciamo sempre al corso, non perderti d’animo nè stressarti troppo. Ricordi la nostra “Legge di Pareto applicata all’Alimentazione?”
Dipende per la maggior parte delle volte da noi. Basta autodifendersi! 😉
Come hai ragione Annarita,pensa che per anni ho lavorato per una ditta specializzata in piatti pronti “freschi”. Quante fiere,relative al settore,ho visitato…. Ormai si trova di tutto pronto e a quasi tutti si da il sapore che si vuole. Bello,comodo,pratico mah………
Fortuna mi sembra ci sia una voglia e un tentativo di ritorno alla natura! 🙂
ciao