Ok, d’accordo… dovrei essere tornata dal Natale più buona… ma son già talmente buona durante il resto dell’anno che ora ho bisogno di sfogarmi ;D
Al rientro dalla pausa natalizia ho trovato la maggior parte dei clienti aumentati di un paio di chili e la pappardella era sempre la stessa: “come si fa a non mangiare quando si è in compagnia?”
Premesso che tra il “mangiar sano” e il “non mangiare” ci passa una bella differenza… ma la cosa per me più inquietante è la dimensione umana ed emotiva del fenomeno-Natale, in cui il piacere di stare con le persone care scompare dietro l’ennesima fetta di panettone 🙁
Per me il Natale fortunatamente significa ancora andare a letto presto la sera prima e sperare che la notte passi in fretta, svegliarsi all’alba col cuore trepidante per scoprire i regali sotto l’albero, trovarsi finalmente tutti attorno al tavolo, cosa che purtroppo accade sempre più raramente visti i reciproci impegni lavorativi, e gustare qualcosa di preparato amorevolmente tutti assieme con la volontà di nutrirci anzichè avvelenarci!!!
Perchè il Natale è una festa di gioia, pace, amore: per i pagani è la nascita del nuovo sole col solstizio d’inverno, quindi è il lento e graduale ritorno alla vita con le giornate che cominciano ad allungarsi, uno dei momenti magici dell’anno in cui il mondo del quotidiano si fonde con quello dello spirito e i problemi di tutti i giorni per un po’ non esistono più…
Il pensiero che tutta questa magia venga trasformata in un momento consumistico come tanti mi rattrista, e mi piange il cuore all’idea delle cene di convenienza, dei regali d’obbligo, del cibo ingurgitato perchè non è educato rifiutare… ma dove sta scritto?
Se trascorro il Natale con qualcuno, lo faccio perchè è una persona che amo davvero, che voglio avere al mio fianco nei momenti di gioia oltre che nelle difficoltà del quotidiano, che gode della mia presenza per l’anima che sono e non certo per cosa o quanto mangio!!!
E se c’è bisogno di riempirsi di cibo per riempire una serata di circostanza che viceversa sarebbe vuota, forse è il caso di rivedere le compagnie che si scelgono prima ancora di parlare di alimentazione!
Perchè nutrire la propria anima, secondo me, va di pari passo col nutrire il proprio corpo.
Elisa Pampolini
Wellness Angel di Staff
Carissima, tante persone vivono le feste in questa situazione di ansia cercando di colmare un vuoto di cui spesso non si rendono conto.
La consapevolezza emotiva non è qualcosa che ci insegnano a scuola, sfortunatamente… ma presto ci saranno novità anche su questo fronte! 😉
Comunque non preoccuparti, lo sappiamo tutti che in realtà sei molto buona, e che se un po’ ti arrabbi è perche vorresti fare di più per aiutare gli altri!!! E’ un cammino che bisogna scegliere e per il quale non tutti sono ancora pronti…
Ma piano piano i Wellness Angels spargeranno un po’ di polverina magica…
Grazie per la tua riflessione!
🙂
Carissima Elisa, sono proprio daccordo con te; hai espresso dei concetti e delle emozioni che provo anch’io da un po’ di tempo a questa parte e non solo durante le feste natalizie. Fortunatamente , a parte qualche piccola debolezza, non concedo sconti su ciò che penso e ciò che intendo fare. Mi nausea la corsa agli apprivvigionamenti e lo sperpero di denaro e risorse per regali d’obbligo e non sentiti. Guardo i carrelli stracolmi alle casse dei supermercati (senza entrare nel merito del contenuto) e penso che si cerchi nel cibo tutto ciò che non si è in grado di trovare dentro se stessi. Speriamo che pian piano aumenti sempre di più la consapevolezza che siamo solo noi che possiamo modificare il modo di vedere e di vivere la vita e che sempre più persone intraprendano questo meraviglioso viaggio.
Cia Eli, un bacio Lidia
Ah come sono daccordo con te, in effetti anche per il momento più bello del Natale è sempre stato svegliarsi all’alba per vedere quello che ha portato Babbo Natale (al quale non smetto mai di credere) poi, purtroppo per me mi devo rinchiudere la vigilia di Natale nella casa dei miei suoceri attorno ad una tavola che imbandiscono di mille lecornie (dicono loro) ma per fortna io non mangio nulla di quello preparato anche perchè mia suocera cuoce tutto con olio+ burro (accoppiata vincente) io mi cuocio la mia cena che mi porto a casa e mangio verdure crude che mi taglio e condisco io a casa loro, poi pretendono che io stia a tavola con loro circa 2 ore perchè devono finire di mangiare con i loro tempi…notare che io e la mia bambina soffriamo moltissimo questi momenti, però per non fare torto al nostro papà lo facciamo volentieri, il giorno dopo siamo dai miei che preparano il cibo senza grassi cotti (mia nonna sgrassa anche il brodo di pollo per me e la mia bambina) la sera poi non si tocca cibo e neanche la sera dopo se non uno yogurt…per noi il Natale è gioia e scambiarsi i regalini fatti con il cuore e nel mio cosa con le mie manine sante, Mentre mia suocera ordina per tempo i regali come se la mia famiglia fornisse un catalogo…
Ah che bella cosa la Famiglia (quella che uno si sceglie però)
una bacione Simona