Sono rimasto piuttosto sconcertato nel leggere questo report, perchè quello di cui si parla mi sembra in pratica un rischio solo teorico.
Fin dall’ Università sapevo che diete con poche proteine, o con proteine di scarsa qualità portano a un bilancio azotato negativo, ma nella nostra società attuale si tratta di un pericolo poco realistico.
E’ infatti arcirisaputo che uno dei punti critici delle diete moderne è l’ eccessiva presenza di proteine animali, che vengono consumate, come tutti noi sappiamo, tutti i giorni, prima, durante e dopo i pasti.
Michele Nardella
Ciao Michele,
in effetti sono notizie sconcertanti un po’ per tutti…
Per un popolo che vive di pasta, pane, dolci e intingoli, il rischio è molto più che teorico. Noi lavoriamo da anni con le persone e ti garantisco che arrivare anche ad 1 g di proteine di buona qualità pro kg peso è molto difficile (soprattutto per le donne).
Oltre a 20-25 gr di glutine, la maggior parte degli italiani esagera da quel che mi risulta solo con i latticini (che come sai hanno altre controindicazioni…).
Poi c’è una discreta quantità di carnivori (95% uomini), ma anche qui ci vogliono tutti i giorni 150/180 gr di carne per avere circa 50 g di buona qualità (accogliendo nel nostro organismo anche tante tossine, come ben sai…).
Le uniche proteine di qualità consigliabili oggi sono tacchino, alcuni tipi di pesce piccolo, uova bio, cereali e legumi (bio, integrali e a rotazione, non solo grano e riso…).
Ma di queste se ne mangia ancora troppo poco.
Spero di averti dato qualche spunto in più… Durante le prossime lezioni sarà tutto più chiaro!
Buona giornata 🙂
Non vedo l’ora di seguire la prossima lezione! =)