Segnalatami da una mia cliente l’intervista rilasciata dal Dott. Ghiselli (Esponente dell’INRAN Istituto Nazionale Ricerca Nutrizione e Alimenti) e messa on line sulla rete.
Conoscendo la serietà dell’Istituto che dovrebbe tutelare gli interessi dei cittadini, la cosa mi ha colpito molto e mi auguro che, come spesso accade, l’intervista sia stata “tagliata male” e “presentata peggio” dai mass media solo per fare scalpore…
Le affermazioni del dottore suonano quanto meno “strane”.
Gli integratori (in generale… “pastiglie” ma di che tipo è tutto da vedere) farebbero male perchè sono una scusa per cronicizzare uno stile di vita non consono.
Addirittura “aumentano la mortalità perchè inducono a non fare una vita sana pensando di cavarsela con poco” (???)
L’approccio mi sembra quanto mai infondato….
E’ un po’ come dire che: fare beneficienza crea cattiveria perchè tranquillizzandomi la coscienza per aver aiutato qualche associazione umanitaria, mi autorizza a prendere a calci un cane o mettere sotto un passante…
Come ho già scritto sul mio blog personale, utilizzo quotidianamente integratori e li considero un ottimo modo per rendere democratico il benessere.
Ma chi ci conosce sa bene che operiamo per diffondere consapevolezza e che non abbiamo mai detto, ad esempio durante le nostre lezioni di Autodifesa Alimentare, che integrando l’alimentazione si possa fregarsene del resto, mangiare senza limiti, fumare a più non posso e rinunciare a fare movimento… E difficilmente si troveranno in giro dei professionisti seri che sostengano questo.
Recenti studi fatti alla UCLA di Los Angeles – a tutt’oggi ancora la facoltà di medicina più avanzata del mondo – dicono peraltro che quando una persona assume integratori vitaminici, per un atteggiamento di coerenza, è portato a stare maggiormente attento al suo stile di vita.
Ma che assumere integratori faccia sentire autorizzati a perseguire atteggiamenti autolesionistici mi sembra assurdo. Se sei un autolesionista lo sei comunque… e se lo sei, a quel punto, meglio al limite metterci una toppa “preventiva” con gli integratori. O meglio aspettare di sovvenzionare inevitabilmente l’industria del farmaco?
Insomma siamo di fronte ad un ennesimo conflitto di interessi?
Industria del benessere VS. industria delle malattia?
Meglio spendere da sani o da malati?
Siamo ancora troppo pochi a “guadagnare sul benessere” per fare tendenza e migliorare la vita alla gente?
Come sempre ci dissociamo dalle facili generalizzazioni.
Con la generalizzazione perdiamo molti aspetti belli della vita, si perdono i dattagli… La generalizzazione tramite mass media è un’arma potente solo per smuovere le masse e guidare le mandrie…
In sostanza in questo stralcio di intervista non c’è nulla di originale se non poca conoscenza dei diversi e variegati approcci professionali oggi presenti in Italia da parte di Operatori seri del settore Wellness che lavorano innanzitutto per educare le persone alla prevenzione.
Anche quando commercializzano prodotti salutistici.
In generale, chiunque si permetta di dare certe sentenze, riempiendo il vuoto informativo con tutta la propria negatività, paura, pregiudizio ed ignoranza, autodenuncia la propria povertà intellettuale e spirituale… e forse anche superficialità e poco rispetto nei confronti della salute di tante persone che cercano delle soluzioni per il loro benessere usufruendo della loro facoltà di libera scelta.
🙂 Viviana Taccione
Personal Wellness Coach & Trainer Autodifesa Alimentare