Ho già da tempo finito di leggere il corso di Nutrizione Autodifesa Alimentare – The Final, ma siccome ho sempre voluto leggere anche tutti gli approfondimenti prima di scrivere qualcosa, non avendolo fatto subito sono rimasta un po’ indietro. Ad ogni modo, dopo aver letto la terza lezione del corso (e relativi approfondimenti) quello che mi ha colpito di più sono state le informazioni su latte e derivati e sul tonno.
Sul latte e derivati, perché non pensavo che facessero poi tanto male, ma so di conoscenti che hanno manifestato intolleranza al lattosio e ora posso capirne le cause. Nella nostra famiglia sono ormai 3 anni che non lo beviamo più perché l’abbiamo sostituito con il latte di soia. In quanto ai formaggi non ne consumiamo molti: in genere mangiamo parmigiano e qualche volta lo squacquerone, un formaggio molle della mia zona – la Romagna (tipicamente lo si abbina alla ‘piadina’).
Sto cambiando molti cibi nella mia alimentazione ma lo sto facendo gradualmente perché occorre anche abituarsi ai diversi sapori. Penso per esempio alla pasta di Kamut integrale o di Farro che hanno quasi completamente sostituito la pasta di semola di grano duro.
Il tonno però è una nota dolente… mio marito ne consuma moltissimo durante la settimana.
Ultimamente (dopo quanto letto negli articoli di questo blog) ho sostituito quello in scatola più economico (tanto per evitare la contaminazione da metalli) con quello in vetro e di marche pregiate, ma che ne è del mercurio?
Che sappiate voi, ci sono dei tipi di tonno che possono essere più sicuri rispetto ad altri, non so, magari perché pescati in mari poco inquinati?
Lo chiedo perché sarebbe dura convincere mio marito a farne a meno. Il suo consumo di pesce si limita quasi esclusivamente al tonno, per motivi di gusto ma anche perché sono una pessima cuoca e non possiamo permetterci di andare al ristorante una volta a settimana… (Ho anche provato con lo sgombro, ma non ha gradito molto!)
Grazie Viviana per le tue ricette sulla scarola, le proverò certamente perché anche a verdure siamo un po’ ‘mono-toni’ in famiglia.
Siccome io vado matta per radicchio, pancetta e aceto balsamico – i cosiddetti ‘bruciatini’, voglio lasciarti con una mia ricettina versione anti-grassi saturi.
La variante è il seitan alla griglia (confezionato). Lo taglio a quadretti, lo metto in padella e, per insaporirlo un po’, metto un pizzico di granulato vegetale. Poi aggiungo l’aceto balsamico, lascio ancora un minutino a riscaldare e infine verso il tutto sul radicchio rosso tagliato fine. E’ da provare! 😉
Ciao Claudia,
complimenti per il tuo percorso, fai bene a fare cambiamenti graduali. Certo è bene introdurre sapori nuovi e più soddisfacenti di quelli vecchi per cambiare!
Sul LATTE ti consiglio l’ebook di approfondimento “L’NGANNO DEL LATTE. Dal Biberon all’Osteoporosi, una storia di amore e sofferenza” vedrai che l’intolleranza al lattosio è solo la punta dell’iceberg di un problema molto più vasto.
Per il TONNO, essendo un pesce grande, il mercurio si accumula. Non esistono mari poco inquinati, purtroppo… Prova altre marche di SGOMBRO (e IN VETRO), certamente ne trovi di più gustose, condite con il limone e un buon olio evob sono una valida alternativa… 🙂
Riguardo alla tua convinzione: “mangiamo tonno in scatola perché non posso andare al ristorante e non so cucinare…” vorrei tranquillizzarti: mangiare al ristorante non è certo sinonimo di qualità… 😕
Perché invece non provi ad approfondire le tua abilità culinarie? Si può sempre imparare!
Se proprio desiderate mangiare pesce, sono certa che hai una parente o un’amica, che sanno cucinare bene e che ti possono insegnare un paio di ricette per cucinare il pesce azzurro. Basta che sia di taglia piccola e pescato in mari o oceani il più possibile vicini!
Dai che ce la fai!
Grazie per la ricetta, tienici aggiornati!
😀
Grazie Viviana per i preziosi suggerimenti! E’ vero, il ristorante non è sinonimo di qualità… ce n’era uno a pochi kilometri da casa mia che faceva pesce da asporto e che non era male perché mi consigliavano sempre il pesce più fresco (io abito a 20 km dal mare) e così ogni tanto lo prendevo bell’e cotto da lì. Purtroppo ha chiuso all’inizio dell’anno!
Leggerò senz’altro l’e-book sul latte. So che i vostri e-book sui cibi sono sempre ricchi di utilissime informazioni che ci aiutano ad aprire gli occhi e ad essere più consapevoli di quello che mangiamo! Di nuovo grazie e buona giornata!