Ho appena terminato di leggere un “allegro” volumetto di William Reymond su obesità, cibo spazzatura e malattie alimentari, un libro-inchiesta, “TOXIC”, sui veri colpevoli di quanto sta accadendo nel campo dell’alimentazione umana.
Sono rimasto fortemente sconcertato da ciò che andava emergendo durante il percorso seguito da questo meticoloso ricercatore: ci sono tante verità provate, portate alla luce da illustri scienziati, che con i loro studi ed i loro approfondimenti sono andati alla radice delle cause della pandemia di obesità, dilagante in ogni angolo del pianeta, che però vengono sistematicamente negate, con cinica arroganza, dai potenti gruppi lobbistici dell’industria agroalimentare e farmaceutica.
Moltissime università stanno effettuando ricerca in proprio, fuori cioè da ogni compromesso economico di stampo lobbistico, e hanno individuato con precisione il momento del cambiamento nello stile di vita degli esseri umani, dovuto ai forti condizionamenti esercitati dalla grande industria sui consumatori attraverso il potere di una pesantissima pubblicità mediatica.
All’altare del profitto ad ogni costo è stata sacrificata, scientemente, ogni priorità di salute e benessere fisico dell’umanità.
Varcando i confini di Fat Land, Stati Uniti, dove ha avuto le sue origini, l’epidemia d’obesità sta ormai dilagando, incontrastata, in ogni direzione, contaminando popolazioni improbabili (Cina, Giappone, Alaska, Papua, Isole Fiji, ecc.) dove antiche tradizioni millenarie di frugale, quanto salutare, nutrizione stanno per essere sistematicamente soppiantate e/o, in parte, sostituite da un modo ‘moderno’ di alimentarsi, più rapido e meno impegnativo, suggerito dalle grandi multinazionali dell’alimentazione, con conseguenze sempre disastrose per la salute.
William Reimond parte dall’opinione, da sempre dominante, sulle cause che “presumibilmente” determinano l’aumento ponderale del corpo, e cioè che tutto quanto sia riconducibile al cosiddetto Big Two: chi aumenta di peso è perché mangia molto (di tutto e di più!) e si muove molto poco (quasi niente).
La soluzione del problema sembrerebbe, pertanto, essere alquanto semplice, e in parte forse lo è.
Se infatti si mangia di meno, e meglio, scegliendo con cura l’abbinamento dei cibi; se si fa dell’attività fisica, anche moderata, ma costante, effettivamente parte del problema trova soluzione: si ingrassa meno e ci si espone, statisticamente, meno alle patologie correlate ad uno stile di vita scorretto.
Ma ben presto W.R. ha dovuto ricredersi, ridimensionando la profondità del problema.
Il fenomeno dell’obesità, e naturalmente le sue penose conseguenze, non potevano essere imputate alla sola “responsabilità individuale”, assolvendo così da ogni addebito chi fornisce la materia prima per l’umana alimentazione e/o nutre quotidianamente il nostri corpi (leggi Fast Food, prodotti dell’agricoltura massificata e, industria di trasformazione degli alimenti e quant’altro);
bisognava indagare più in profondità e ricercare tantissime concause in campi quali l’economia globale, l’industria chimico-farmaceutica, le politiche economiche dei singoli paesi, e perfino nella più moderna scienza della comunicazione sociale.
Si è sentito perciò in dovere di andare avanti con la sua inchiesta e, così, ha fatto delle scoperte allucinanti davanti a cui, credo, non sarà più possibile, d’ora in poi, nascondere il capo sotto la sabbia: adesso sarà veramente responsabilità individuale di ognuno seguitare ad ignorare la consapevolezza di quello che stiamo accettando nel nostro piatto ogni singolo giorno.
Non voglio raccontarvi il contenuto del libro, per rispetto verso l’autore ed il suo editore, ma vi dico che ogni pagina è un susseguirsi avvincente di interessanti informazioni, che a qualcuno, forse, potrebbero togliere il sonno!!!
Per cui vi consiglio: leggetelo!
Infine, chi ha già partecipato ai corsi on line di Autodifesa Alimentare vi troverà certamente ampi riscontri a quanto Leonardo e Viviana ci hanno sapientemente trasmesso con tanta pacatezza e, sicuramente, con maggiore ottimismo. 😀
Michele.
Grazie mille, Michele per questa chicca 🙂
sembra veramente un libro interessante!!!
buona giornata 😀
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