E anche questo viaggio è iniziato…
La prima lezione del corso di AutodifesAlimentare ha rappresentato l’inizio di un altro viaggio nella consapevolezza, nell’informazione e, nel mio caso… anche in autostrada… visto che, grazie alla tecnologia, ho potuto seguire l’intera lezione viaggiando in auto mentre attraversavo l’intero Nord-Italia (no, non guidavo io 😉 ) …
E di questo primo tratto di strada fatto insieme sono diverse le cose che ho apprezzato.
Le informazioni fornite nella lezione sono state tante, ma ciò che rende un’informazione utile è quanto essa possa essere realmente utilizzabile da chi la riceve.
Bene, in questo corso non solo ho visto informazioni complesse comunicate con semplicità e chiarezza non comuni, ma soprattutto ho visto riportare al “centro della scena” la responsabilità dell’individuo e l’importanza della consapevolezza delle proprie scelte.
Concetti come quelli della “rieducazione del gusto” o dell’utilizzo del “cibo base in luogo di quello elaborato” o della simpatica “sissite” sono infatti concetti importanti in quanto, al di là delle considerazioni nutrizionistiche e biochimiche, toccano forse il cuore del problema: il tema della consapevolezza e della capacità critica che è uno dei presupposti chiave per cambiare abitudini alimentari (e non solo).
Senza una scelta consapevole in tal senso e quindi senza una “presa di responsabilità” qualsiasi patrimonio di informazioni può infatti restare purtroppo infruttuoso.
Ed è ancora “grazie” a questa mancata consapevolezza, che moltissime persone perseverano in abitudini alimentari ai confini dell’auto-tortura; conseguentemente tra “i nostri nemici” metterei senz’altro al primo posto proprio noi stessi in quanto una sostanziale debolezza delle nostre scelte, spesso fondata su una lacunosa informazione, ci rende contestualmente assai vulnerabili anche alle azioni esterne.
La consapevolezza (o meno) delle proprie scelte e secondariamente delle nostre azioni credo sia, in definitiva, il filo conduttore che lega le scelte alimentari a questioni molto più vaste che coinvolgono l’intero pianeta, l’ambiente in genere, l’uomo e gli animali, secondo la logica che grandi cambiamenti originano spesso da quelli piccoli.
Dal punto di vista nutrizionale ho trovato particolarmente interessanti le parti relative ai “nutrienti sottrattivi” e alla “perdita dei nutrienti nel tempo“, sia perché descrivono in maniera precisa, ma allarmante, il risultato della progressiva mancanza di attenzione alla “qualità degli alimenti”, sia perché ben rappresentano, nel medesimo tempo, cause e conseguenze di questa disattenzione, trattandosi di problematiche “figlie” della forzatura dei tempi fisiologici della Natura e più a monte, di una, ormai cronica e diffusa, incapacità di responsabilizzare le proprie azioni.
Si tratta quindi di argomenti che non ci parlano solo di “nutrienti”, ma anche di modelli economici, di sfruttamento delle risorse ambientali, di ritmi biologici sia umani che ambientali e di modelli di scelta sia individuale che collettiva.
Se è vero quindi che stiamo parlando pur sempre di un corso di informazione alimentare, credo sia vero che le parole che mi piace di più ricordare alla fine di questa prima lezione non sono quelle, seppur estremamente importanti, che ci hanno descritto logiche e dettagli nutrizionistici, quanto quelle che chiamano le persone a capire, approfondire, responsabilizzarsi ed in ultima analisi a fare “scelte consapevoli” a cominciare da un elemento fondamentale qual’ è la propria alimentazione.
Complimenti Leonardo per aver seguito il corso dall’auto, la riprova che se una cosa la si vuole fare veramente le soluzioni si trovano.
E’ stato molto divertente leggere in chat il tuo “aggiornamento” con tutte le città che hai attraversato mentre seguivi la prima lezione! 😀
Il tuo Report centra in pieno la nostra mission che è quella di restituire alle persone il loro “potere”… come ben sai non tutti sono pronti, ma noi siamo ottimisti! 😉
A stasera!