Devo dire che conoscevo già qualcosa sull’argomento in quanto avevo avuto modo di vedere sul web il video del Dr. Joel Robbins sull’autointossicazione alimentare.
Ma l’informazione che ci avete fornito ieri sera durante la 2ª lezione del corso di Autodifesa Alimentare è stata veramente interessante e certamente mi ha rafforzato nella convinzione che se vuoi star bene (ben-essere) devi adottare uno stile di vita più vicino alla natura in ogni senso.
Bisogna nutrirsi con alimenti naturali e meno contaminati possibile, bisogna dare al corpo il movimento per il quale è stato strutturato (il nostro corpo è fatto per essere in movimento!), bisogna idratare costantemente l’organismo affinché lo scambio cellulare possa realizzarsi nelle migliori condizioni.
Chiaro che adottare uno stile di vita del genere coinvolgerà in positivo ogni singola cellula del nostro corpo, e ne beneficerà in modo particolare l’apparato digerente il quale prenderà a funzionare mirabilmente bene, scongiurando il fenomeno dell’autointossicazione.
Abbiamo infatti capito tutti che bere tanta tanta acqua, mangiare molta frutta e verdura, sconfessando i grassi nocivi (specialmente quelli saturi), e introdurre la giusta dose di fibre alimentari, bene… tutto ciò fa si che il nostro colon (camera d’accumulo pre-espulsione) riprenda a funzionare con il giusto ritmo proiettando all’esterno con regolarità ogni residuo tossico del cibo digerito ed evitando così che il loro ristagno all’interno rimetta in circolo le tossine. Le conseguenze sarebbero davvero deleterie per la qualità della nostra vita.
Voi ci avete mostrato con le slides, in maniera molto convincente, la sequenza con cui il cibo, da noi ingerito nei vari momenti della giornata, viene passo passo, lungo tutto il percorso del Grande Tubo, reso idoneo ad essere sfruttato nei suoi nutrienti micro-macro e fito.
Bella l’immagine della colazione che parte per prima, trovando il cammino libero e pulito, inseguita dalla merendina di mezza mattina e dal pranzo di mezzogiorno, finchè non raggiunge il traguardo finale e torna a riveder la luce aiutato da un colon attivo e collaborativo, facendo spazio a merenda pomeridiana e pasto di fine giornata.
E’ stato anche ben rappresentato visivamente (e l’impatto visivo è quello che più di ogni altro si fissa a livello subcosciente) l’ingorgo del traffico intestinale causato da un colon pigro: è spaventoso il solo immaginare che possiamo portare a spasso con noi fino a venti chili di immondizia interna!
Quindi, se tutto ciò può essere una buona motivazione per far rivivere alle migliori condizioni il nostro apparato digerente, prendiamoci veramente cura di esso, evitando eccessi alimentari di ogni tipo (grassi, contaminanti vari, alimenti innecessari al funzionamento del nostro organismo, ecc.. ecc..) e diamoci (vi assicuro che nulla è ancora perduto!) la possibilità di vivere una vita sana e felice… al di là dei piaceri della tavola! 🙂
anche a me è piaciuta molto l’immagine del traffico intestinale pilotato dall’idratazione. Trovo che nel corso ogni immagine è stata scelta con cura per dare gradevolezza e risvegliare una buona consapevolezza di ciò che siamo, dei rischi e delle soluzioni adatte… “mens sana in corpore sano o corpore sana in mens sana?”
Buona autodifesa alimentare!