Eccomi finalmente a commentare anche la III lezione! Nessuna “grande rivelazione”, per quanto mi riguarda, ma tante piccole curiosità che messe assieme contribuiscono anch’esse ad accrescere la consapevolezza e a fare scelte più sane!
Iniziando dalla solanina, prodotta da alcune solanacee (pomodori, peperoni, melanzane e patate quelle che comunemente usiamo nella nostra alimentazione): si tratta di un alcaloide molto tossico anche in quantità modeste. La prima buona notizia è che man mano che l’alimento matura, la sua quantità va via via diminuendo fino a scomparire. Bisogna però fare particolare attenzione alle patate, che inizialmente non ne contengono ma iniziano a produrne se esposte alla luce del sole: va quindi evitato il consumo di patate più “vecchie”, quindi con germogli, molto rugose, o con parti verdi; o perlomeno togliere la buccia avendo l’accortezza di asportare anche la parte più esterna della patata, dove l’alcaloide si trova in maggior concentrazione. La seconda bona notizia è che anche la cottura riduce sensibilmente la presenza di solanina.
Interessante la carrellata sulle diete più diffuse: quella basata sul mantenimento dell’equilibrio acido-basico che va mantenuto nel nostro organismo; quella dei gruppi sanguigni secondo la quale ogni gruppo sanguigno appunto, predilige o meno determinati alimenti; quella della zona che attribuisce grande importanza al mantenimento delle giuste proporzioni nell’apporto dei macronutrienti; per passare poi a quella vegetariana, quella vegana (che prevede non soltanto l’eliminazione di qualunque cibo di origine animale ma bandisce anche tutto ciò che derivi dallo sfruttamento degli animali!) sino ad arrivare a quelle più “estreme”, ovvero crudismo e fruttismo.
E’ evidente, al di là delle motivazioni etiche, che ognuno è libero di fare le sue scelte, ciò che più importa è farle in maniera consapevole, raccogliendo quante più informazioni possibili e possibilmente affidandosi ad un professionista: qualunque dieta scegliamo di seguire, dobbiamo accertarsi di dare al nostro organismo tutti i nutrienti di cui ha bisogno!
C’è poi un altro aspetto tutt’altro che marginale, ovvero l’”impronta ecologica” che la nostra alimentazione ha sul Pianeta!
Se infatti è vero che dobbiamo nutrirci quanto meglio possiamo, è anche vero che ciò non dovrebbe danneggiare il Pianeta più di quanto già non lo sia, anche perché, fino a prova contraria, così come il nostro organismo è l’”involucro” dentro il quale dovremo vivere per tutta la nostra vita (e se si guasta non ne esistono “pezzi di ricambio”, la Terra è l’unico ambiente adatto ad ospitare il nostro organismo, e anche di questa, purtroppo, ce n’è una sola!
Ho già ribadito su un report precedente l’impatto ambientale che comporta il consumo dell’acqua minerale, ma ci sono molti altri modi di contribuire, nel nostro piccolo, alla salvaguardia ambientale, partendo dalle nostre abitudini alimentari.
A questo proposito, lo scorso hanno ho avuto l’occasione di vedere un filmato terrificante sulle conseguenze che ha il forte consumo di carne sull’ambiente: è da quel giorno che ho iniziato a mangiarne sempre meno, con l’obbiettivo, un giorno, di eliminarla completamente dalla mia alimentazione.
E’ questo il genere di consapevolezza che ci permetterà di vivere in armonia non soltanto con noi stessi, ma anche con l’ambiente circostante!
In seguito ho cercato invano su internet quel filmato, mi piacerebbe rivederlo e condividerlo con chi mi circonda… chissà se mi potete aiutare 🙂
E’ curioso come spesso, per non dire sempre, le informazioni debbano “colpirci” più e più volte prima di produrre in noi un cambiamento significativo. Ho provato la stessa reazione con il latte… ho potuto apprendere le motivazioni per cui non andrebbe accuratamente evitato poco alla volta, e mattone dopo mattone è arrivato il giorno in cui ho iniziato ad usare regolarmente quello di soia, non soltanto per berlo nei frullati, ma anche per cucinare laddove il latte rientri tra gli ingredienti.
Caro Andrea,
hai proprio ragione: solo quando siamo pronti ad accoglierle, riusciamo ad integrare le informazioni e le lezioni che la vita ha in serbo per noi, anche se ci sono già passate sotto il naso un milione di volte!
I cambiamenti sono più positivi quando avvengono in un clima di serena scelta consapevole e anche tu raggiungerai i tuoi obiettivi di benessere al più presto appena sarai pronto ad accoglierli.
Auguroni e continua a prenderti cura di te!
Un abbraccio,
Luisa
Life & Nutrition Coach
Wellness Angel di Staff
Ciao Andrea.
Sono entrato da poco nel Blog dei Wellness Angels e mi sto guardando attorno cercando di sbirciare sul ‘già fatto’.
Ho letto con attenzione il tuo articolo e credo di ravvisarvi, oltre ad una certa competenza sull’argomento, anche un grande entusiamo nell’aver seguito il corso di Autodifesa Alimentare. Io parteciperò al prossimo corso, programmato a partire dal 6 maggio prossimo, e sono ansioso che inizi. Sono certo che mi sarà d’aiuto per le scelte consapevoli che in futuro effettuerò con riguardo al mio stile di vita per il benessere del mio corpo e per una migliore qualità di vita.
A proposito vedo che non hai ottenuto ancora risposta circa quel filmato sulle conseguenze dell’uso smodato di carne per le persone e l’ambiente. Sarei anch’io interessato a vederlo. Pertanto mi associo al tuo SOS, sperando che stavolta qualcuno si faccia avanti con buone notizie.
Ciao. Michele
Nota di rettifica:
Andrea, credo di avere intercettato il video che ti interessava rivedere. Sarà questo?
Digita: CONSUMO DI CARNE PERICOLO PER IL PIANETA sui video di Google.
Spero di esserti stato d’aiuto.
Ciao. Michele.
Ciao ragazzi!
Di solito cerchiamo di evitare di diffondere video troppo violenti perchè tramite diversi studi sociologici è stato dimostrato che quanto più il messaggio è scioccante nel proporre un cambiamento, tanto più per difesa tendiamo a chiudere il cervello e non lo recepiamo a pieno.
Questo per dire che se si è pronti si può fare un certo percorso, ma non speriamo che “scioccando le persone” si possano ottenere dei risultati.
La via più efficace è quella meno minacciosa.
La presenza di una minaccia molto forte costituisce un motivo di preoccupazione tale da predisporre negativamente alla comunicazione stessa, anche nei suoi aspetti meno violenti.
Grazie comunque per i vostri contributi!
🙂
Grazie Viviana!
Ti ringrazio del suggerimento che penso sia riferito al mio ultimo commento: sì hai proprio ragione tu! Succede davvero così. Per me è stato naturale andare a curiosare laddove ho intravisto una finestra aperta che mi poteva aiutare in una maggiore consapevolezza sui processi produttivi legati all’alimentazione umana. Non era mia intenzione però aprire o agevolare il cammino a messaggi impressionanti che tendessero a far nascere emozioni di un certo tipo; mi scuso per l’incauto contributo e ti ringrazio ancora.
Un abbraccio.Michele.