I film polizieschi ci presentano immagini stereotipate di gangster che lottano per detenere il primato sul mercato degli stupefacenti scatenando faide interraziali tra bande dedite allo spaccio di droghe.
Ma la criminalità organizzata non si dedica solo a questo e fa impressione pensare come il CIBO e gli ANIMALI siano oggetto dei loro traffici.
Stiamo parlando di ZOOMAFIA e “cupola del bestiame“, traffici di fauna esotica, caccia e pesca illegale e frodi alimentari…
Un giro di affari da oltre 3 miliardi di euro all’anno sulla salute dei consumatori e sulla vita degli animali. 😕
E’ uscito il mese scorso il “RAPPORTO ZOOMAFIA 2008: Animali e Sicurezza” pubblicato dal Responsabile dell’Osservatorio Zoomafia della LAV, la Lega Antivivisezione.
Questo studio analizza lo sfruttamento illegale di animali ad opera della criminalità organizzata nel 2007.
Triste conoscere tutti i diversi modi in cui l’uomo sia riuscito a trarre profitti illeciti sfruttando gli animali, l’ambiente e la buona fede dei consumatori… ed anche se ad Autodifesa Alimentare ci occupiamo principalmente di nutrizione, sai quanto in realtà ci stiano a cuore istanze etiche ed ecologiche.
Comunque, sorvolando su corse clandestine dei cavalli, bracconaggio e traffico di armi, importazione illecita di animali protetti (leggevo in una newslettter dell’OIPA che sono state trovate 8 tigri rinchiuse in una canile di Varese!) e cuccioli importati senza alcun controllo sanitario dai Paesi dell’Est che muiono come mosche nei negozi di animali… 🙁
La cosiddetta “Cupola del bestiame” è quella che maggiormente dovrebbe impressionarci perchè cela spesso un giro di medicinali illegali, furto di animali da allevamento, collusione con funzionari e veterinari per contraffarre documenti sanitari, esercizio abusivo di professione sanitaria, per finire inevitabilmente – grazie all’elusione dei controlli necessari – alla diffusione di malattie infettivetramite la distribuzione per uso alimentare di animali infetti.
Un vero e proprio mercato parallelo di carni e prodotti alimentari derivati da animali con un giro di affari di almeno 400 milioni di euro.
Senza contare l’abigeato, cioè il furto di capi di bestiame che lungi dall’essere finito nei tempi dell’antico west dove le mandrie venivano rubate e rimarchiate dal cattivone di turno fintanto che lo sceriffo arrivava a sistemare le cose come nella migliore tradizione western, negli ultimi 2 anni ha interessato circa 200mila animali.
Settore altrettanto preoccupante, di cui ci occupiamo spesso qui nel blog di Autodifesa Alimentare, riguarda le sofisticazioni alimentari ed i prodotti “rigenerati” tramite lifting dell’etichetta o della confezione, o tramite fusione a caldo.
Mozzarelle spacciate per nostrane ottenute invece con cagliate importate dall’estero 😕 , bistecche alla fiorentina false, maiali infetti, pecore contaminate da diossina o brucellosi, latte vaccino avvelenato, prosciutti spacciati con il marchio contraffatto di Parma, animali zeppi di antibiotici ed anabolizzanti.
Macellavano animali ammalati di brucellosi, ovini e caprini soprattutto, falsificando i documenti di rintracciabilità degli animali: era questa una delle attività dei componenti la cosca Iamonte di Melito Porto Salvo.
Tra i beni sequestrati al clan Labate di Reggio Calabria, invece, compaiono salumerie, macellerie, ingrossi di distribuzione di prodotti lattiero caseari.
Altri aspetti riguardano gli interessi che la criminalità organizzata manifesta nel ciclo di produzione della mozzarella di bufala, sul quale si impernia un sistema economico di rilevante valore. Si tratta di un fenomeno che vede l’interesse di clan camorristici, tra i quali il più tristemente noto clan dei Casalesi, che tenta il controllo di tutta la filiera, dall’approvvigionamento dei foraggi alla produzione del latte, dall’attività casearia alla distribuzione ed esportazione del prodotto finito, all’imposizione di vendita per punti vendita e ristoranti.
E la ZOOMAFIA ha la mano lunga, non limitandosi ovviamente a reati nella penisola ma estendendosi ovunque in europa dell’est, come abbiamo visto, con il traffico illegale di cuccioli, nell’america latina con l’importazione clandestina di latte per la produzione di mozzarelle, alla Cina come recenti indagini sui cibi di origine cinese stanno tristemente portando alla luce…
E dato che la pace in terra pare proprio non ci sia, il mare non è da meno.
Letteralmente saccheggiato dalle organizzazioni criminali con un giro di affari annuo stimabile oltre 300 milioni di euro.
Si dovrebbe davvero fare “obiezione di coscienza” quando ristoratori compiacenti e collusi con la mala vita organizzata propongono frutti proibiti come ricci o datteri di mare… ed evitare di mangiare il pesce spada ancora oggi pescato perlopiù illegalmente con le “spadare”, reti lunghissime, fino a 20 chilometri che sono state vietate nel 2002 dato che – come si può immaginare – strappano via senza alcun controllo tutto ciò che trovano facendo strage di pescespada e di specie protette come delfini, tartarughe, capodogli.
Nel 2007 sono state sequestrate più di 800 chilometri di reti spadare (pari alla distanza tra Milano e Napoli). Senza sosta la “guerra” che si combatte nella laguna veneta tra “caparozzolanti” (pescatori di vongole) e forze dell’ordine, si tratta di un giro d’affari che frutta a una sola barca circa 500 euro a notte.
«Nel corso degli anni gli scenari e i traffici criminali a danno degli animali si sono trasformati, ma resta alta la pericolosità sociale dei fenomeno zoomafioso – sostiene il dottor Ciro Troiano, responsabile dell’Osservatorio Zoomafia della LAV e autore del Rapporto -del resto, la criminalità organizzata è un fenomeno totalitario e come tale tenta di monopolizzare e controllare qualsiasi condotta umana attraverso il controllo del territorio, dei traffici legati all’ambiente e agli animali, arrivando persino a imporre gusti e scelte dei cittadini e a mettere in pericolo la loro salute con il controllo della produzione e della vendita di sostanze alimentari di origine animale adulterate. Tutto ciò rappresenta un serio problema di legalità che contribuisce ad alimentare nei cittadini il “sentimento di insicurezza”, già fortemente presente per altre cause. Fonte: Ufficio stampa LAV 064461325 – 3391742586 www.lav.it
Insomma, cosa possiamo fare?
Far circolare queste informazioni può essere importante soprattutto per non essere proprio noi ad alimentare questi traffici con le nostre scelte a tavola.
Certamente c’è molto meno da lucrare e trafficare su una confezione di grano saraceno biologico piuttosto che su una tagliata di manzo…
Guardiamo con serenità, amore e riconoscenza tutti quegli alimenti che – più vicini al ciclo naturale, meno lavorati e sofisticati, limitano il coinvolgimento animale e ci permettono di evitare la sofferenza…
Se non vogliamo farlo per la nostra salute, pensiamo a quanta violenza ci sia dietro organizzazioni del genere e a tutte le persone sfruttate e coinvolte loro malgrado in questi traffici.
Ci sono tanti motivi per imparare a volersi più bene!
Viviana Taccione
Wellness Angel Coach & Trainer
La 7a edizione di Autodifesalimentare sta iniziando…
Non posso credere che esista veramente la mafia anche in campo alimentare..e invece è proprio così..
riusciremo mai a fermarli???
intanto io inizio con il passaparola..
Purtroppo ho provato certe cose sulla mia pelle… x un periodo di almeno 6 mesi sono stato molto intollerante all’istamina… non tolleravo i medicinali… e neppure pollo, tacchino, quaglie, conigli provenienti dala grande distribuzione… ero sensibile all’antibiotico con i quali crescono per contrastare le infezioni di massa… bhè a prescindere dalla tolleranza del momento, ho smesso di acquistare al supermercato, e compro questo genere di carne e le uova solo dal contadino… cambiare si può ma costa molto di più… e non è sempre facile reperire il tutto, la mafia limita il campo…
Voler bene a noi stessi, all’umanità e al Pianeta… uno stile di vita…
Sono (quasi) senza parole, l’articolo è così ricco di informazioni, di quelle che cogli qui e là ma sei troppo preso dalle tue corse quotidiane per soffermarti a rifletterci su. Sono grata all’Energia Cosmica per avermi condotta a questa esperienza. Aggiungo uno spunto, riguardo una sola delle varie conseguenze ai fatti descritti sopra: Jonathan Safran Foen ha scritto il libro-documento “Se niente importa, perchè mangiamo gli animali?”. Dice tra le altre cose che un consumatore standard di carne in un anno attraverso questo alimento assume l’equivalente di 9 cure di antibiotici,che poi ovviamente hanno meno efficacia se deve assumerli prescritti dal medico…
Ero a conoscenza dell’esistenza del la zoomafia, ma non sapevo tutte le terribili cose che ci stanno dietro! Sono stravolta! Spero solo che dietro a tutto questo non ci sia anche lo sfruttamento di bambini! Anch’io sono grata all’Energia Cosmica per avermi condotta a questo corso, ed all’Energia Cosmica chiedo di mandare Raggi di Luce a tutti quei “signori”, e io assieme a molte altre persone nel mondo cerco di fare al meglio la mia piccola parte! Amo il Mondo che mi ospita, che ci volete fare, è così…
Non ero a conoscenza di tutto ciò…
Ogni tanto, viaggiando in autostrada, vedo quei mezzi di trasporto animali, magari con 40° e più gradi e mi si stringe il cuore. Mi viene da immedesimarmi in quegli animali, che siano polli, mucche, maiali o cavalli e mi sale prima una tristezza infinita e poi una rabbia… mi sento impotente. Difficile cambiare anni di cultura alimentare; però, io sto eliminando la carne dal mio piatto. Un passo alla volta vero un grande cammino
Come dice Marisa, questo è un grande cammino, soprattutto ci vorrà del tempo, perchè prima che tutti prendano consapevolezza sarà sempre troppo tardi…:-) però già noi possiamo fare molto e far passare la parola! 😉
Di recente, mi è capitato di vedere trattata la tematica della zoomafia in un episodio di ” a un passo dal cielo”, bellissima fiction, che seppur non sia un’amante della tv, mi ha affascinata per i luoghi e la delicatezza dei temi affrontati.
Io ho la fortuna di abitare in un paese di campagna e di avere parenti che lavorano la terra e allevano animali. Almeno ogni tanto posso mangiare conigli e galline ruspanti! Dal supermercato non compro quasi più nulla. Il petto di pollo se lo lasci in frigo un giorno, il secondo già ‘puzza’ e ultimamente, se in giornata non lo consumavo, lo congelavo.
Che esistesse un giro di zoomafia così consistente, non avevo idea… grazie per il bell’articolo che offre una panoramiche di tutte queste problematiche.
Sempre di attualità quest’articolo che parla di una delle tante realtà semi-nascoste. Già perchè magari una volta ogni mille sui TG si sente qualcosa, ma ovviamente senza far nomi e senza stare troppo sulla prima pagina…. qualcuno forse si ricorda delle uova scadute usate nei panettoni di qualche anno fa? forse se siamo fortunati si.
Ma immagino che a nessuno è rimasto impresso il quintale di tè arrivato fino in Francia con un tasso di radiattività altissimo direttamente dal Giappone post Fukishima.
La cosa incredibile è che ci nutriamo per star bene… o quanto meno questo dovrebbe essere lo scopo principale, o no?!
Conoscevo la Zoomafia ma non pensavo che fosse una cosa così estesa… nel mio piccolo cerco di astenermi nel comprare certi prodotti di dubbia provenienza o dai supermercati, ma non è facile, questò però non fa altro che alimentare la mia determinazione nel decidere io cosa mangiare o meno per me e per i miei cari!