Sto leggendo un libro molto interessante sull’Indice Glicemico e vi riporto in breve quella che per me è stata davvero una scoperta: il comune saccarosio o zucchero da tavola ha indice glicemico (I.G.) pari a 60, quindi più basso del tradizionale pane bianco che ha mediamente un I.G. attorno a 70.
Questo si spiega osservando la composizione chimica del saccarosio, un disaccaride formato da una molecola di glucosio (con I.G. 100) e una di fruttosio (con I.G. 19). Ecco perchè la risposta glicemica al saccarosio è all’incirca la metà di quella allo sciroppo di mais o alle maltodestrine, dove le molecole sono rappresentate solo da glucosio.
Paradossalmente si verifica quindi che alimenti contenenti moderate quantità di zucchero presentino I.G. inferiori rispetto ad alimenti amidacei più complessi come il pane.
Questa notizia non vuol essere una scusante per consumare alimenti contenenti zucchero bianco (dei cui danni abbiamo già parlato 😈 ) nè un’accusa indiscriminata contro altri amidacei (anche se è meglio utilizzarne la versione integrale, e non solo per una questione di I.G. 😉 ); è importante però imparare a discernere e non escludere a priori un buon integratore solo perchè riporta lo zucchero tra i suoi componenti in etichetta.
Per maggiori dettagli e per un buon approfondimento sulla tematica I.G. rimando al testo “La rivoluzione del glucosio” di Jennie Brand-Miller, Kate Foster-Powell, Stephen Colagiuri, edito da Fabbri Editori.
Elisa Pampolini
Wellness Angels di Staff 😀